lunedì 20 maggio 2013

L'aura e i chakra



L’antica cultura dell’India espresse già molti secoli fa la concezione secondo la quale tutti gli esseri hanno un campo energetico che circonda e avvolge il corpo fisico. Nell’uomo e negli animali i punti di comunicazione di tale campo energetico con l’esterno furono chiamati chakra, termine sanscrito che significa “ruota”: le varie scuole di yoga cercarono di conoscerli, descriverli e darne definizioni simboliche. Con la diffusione delle conoscenze orientali in Occidente i chakra e il campo energetico umano sono stati negli ultimi decenni oggetto di studi anche nella nostra società.

Per promuovere il benessere individuale è necessario considerare non solo il corpo fisico, ma anche il campo energetico ad esso collegato, che viene comunemente chiamato aura. Una delle più importanti sensitive dell’epoca contemporanea, Barbara Brennan, nel suo libro Mani di luce, definisce il campo energetico umano come “la manifestazione dell’energia universale intimamente connessa con la vita dell’uomo”; e il campo energetico umano, l’aura, ha il compito di attingere e metabolizzare energia attingendola dal campo energetico universale.

L’aura è formata da sette strati o livelli, ciascuno dei quali corrisponde a uno dei sette chakra maggiori. Questi ultimi sono centri in forma di vortice, somiglianti a mulinelli di energia, incaricati di gestire il fluido vitale proveniente dal campo energetico universale e di trasmetterlo ai vari livelli dell’aura e al corpo fisico.

I sette chakra principali si formano nei punti dell’aura dove le linee di energia si intersecano ventuno volte; oltre a questi, vi sono ventuno chakra minori, che si formano nei punti dell’aura dove i flussi di energia si incrociano quattordici volte. Altri chakra, di dimensioni ancora più piccole, sono collocati nei punti in cui i flussi si intersecano sette volte, e così via secondo una scala decrescente.

L’analisi dei sette chakra principali effettuata mediante radiestesia e test kinesiologici dà molte indicazioni sul soggetto indagato, a livello fisico, emotivo e mentale. Si possono studiare le cause dei problemi energetici e spirituali, si può capire in quale settore la persona dovrebbe impegnarsi per migliorare, quali sono i lati deboli e i punti di forza del carattere. Esaminando il funzionamento dei chakra è possibile scoprire e comprendere le nostre caratteristiche più intime.

Per riequilibrare i chakra disarmonici è possibile ricorrere a vari metodi: pranopratica, campane tibetane, oli essenziali, cristalli, acque vibrazionali, rimedi floreali, yoga, torce cromatiche, onde soniche. Alcune di queste modalità sono illustrate nei miei libri Chakra. Come armonizzarli con cristalli, oli essenziali e fiori di Bach (Giunti Demetra), e Aromaterapia. Guida all'utilizzo degli oli essenziali naturali per il benessere fisico, emotivo e mentale (Mediamax & Partners per conto di Flora srl).



Riequilibrio energetico


La seduta di riequilibrio energetico agisce sull’aura e sui chakra apportando benefici di vario tipo.

Dopo l’analisi dei chakra con test kinesiologici si procede al trattamento dei vortici disarmonici mediante pranopratica; in certi casi si ricorre anche alle campane tibetane, agli oli essenziali e ai cristalli. Il soggetto rimane disteso e si rilassa, mentre l'operatore esegue manipolazioni energetiche di vario tipo. La seduta dura circa un'ora.




Trattamento dei chakra con
cristalli e oli essenziali


Per informazioni:  347 64 02 413


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